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20 Aprile 2024
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Assisi Economia

Giorgio Bartolini: “il Comune infligge ai cittadini di Assisi una sciagurata tassazione”

Giorgio Bartolini

Il bilancio di previsione 2013 in discussione in consiglio comunale non si prefigge alcun obiettivo specifico in relazione ai problemi economici e sociali che esistono nel nostro territorio. Di fatti non presenta differenze da quello insipido del 2012 che nulla dava e nulla toglieva, salvo il fatto che questo bilancio in più infligge ai cittadini di Assisi una sciagurata tassazione. Infatti:
–    l’IMU prevista nel 2013 è per € 10.350.000 con un aumento di € 3.000.000 (rispetto al 2012), in aggiunta all’ultimo aumento del 2011 di € 2.000.000.
–    La tassazione per la Nettezza Urbana  nel 2013 aumenterà del 77% (da € 3.400.000 del 2012 a € 6.000.000 del 2013).

–    Aumento con percentuali  mediamente di due cifre dei diritti di segreteria per l’edilizia;
–    Istituita per la prima volta in Assisi la “tariffa speciale” per la pubblicità, che comporta l’aumento del 25% rispetto alle tariffe massime di legge già applicate nel nostro territorio;
Eppure il nostro è un Comune che, per la sua specificità, grazie ad una politica accorta di chi ha amministrato prima dell’attuale sindaco, ha entrate annuali al di fuori della tassazione per oltre due milioni, che non hanno altri comuni. In tal senso si ricordano solo alcune voci:
–    Canone di concessione della rete gas metano euro 900.000;
–    Affitti per antenne della telefonia mobile euro 400.000;
–    Checkpoint euro 1.000.000.
Purtroppo ancora una volta manca in Assisi la politica del fare. Occorrerebbe quanto meno impiegare le risorse attuali per diminuire la tassazione, promuovere consorzi di finanziamento e di garanzia per le imprese e elaborare un piano per il turismo da parte di veri professionisti nel settore.
Non sono azioni difficili da realizzare, basta lavorarci.
Quindi, in Assisi, anziché cercare di promuovere, per quanto possibile, l’economia del territorio comunale e tante possono essere le iniziative per attenuare questo stato di crisi e lavorare per diminuire la disoccupazione arrivata a limiti inaccettabili- si è provveduto a stangare oltre che le famiglie anche le imprese, alcune delle quali sono al limite della sopravvivenza. Questo modo di fare è indice di incapacità e si traduce solo in danni per tutti.

08/06/2013
Giorgio Bartolini

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