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Politica

Claudio Ricci (consigliere regionale) in visita all’aeroporto dell’Umbria: “occorre crederci” con azioni operative concrete.

“Occorre crederci”, questa la sintesi della visita, in mattinata, di Claudio Ricci (consigliere regionale) all’aeroporto intenzionale dell’Umbria. Ora, in estate (come nella odierna mattinata), sono molti i voli e i passeggeri ma tra poco arriveranno i “mesi gestionali normali” e per fare il “salto di qualità” (e raggiungere almeno i 500.000 movimenti all’anno, il doppio di quelli attuali) bisogna “consolidare almeno 5 direttrici aree tutto l’anno” attraverso accordi, con le compagnie (anche a “basso costo”), e investendo almeno 2/3 milioni € all’anno. Ci riferiamo alle “direttrici stabili” con Milano/Roma; l’area spagnola a partire da Madrid (che smista anche i voli provenienti dal sud America); Londra/Parigi/Bruxelles; una aeroporto in Germania (possibilmente la capitale Berlino); Mosca e l’Europa dell’Est. “Occorre cederci”, soprattutto da parte della Regione Umbria, che lo deve “traguardare” come il principale strumento di sviluppo dell’economia regionale (e quindi della crescita del PIL, Prodotto Interno Lordo, regionale) al punto tale da istituire, proprio all’aeroporto, la sede regionale della “cabina di regia dell’economia e del turismo”. “Occorre crederci” progettando il collegamento ferroviario e la stazione all’aeroporto (per treni a media velocità come i freccia bianca e argento) nonché ampliando i servizi generali e per autotrasporto nonché le piastre logistiche di raccordo con le infrastrutture stradali (anche puntando ad “attrarre”, per l’aeroporto, come fatto dalla Spagna, per gli aeroporti regionali, fondi strutturali dell’Unione Europea). “Occorre crederci” non solo con gli “articoli stampa o indicazioni tecnico politiche” ma con i fatti (destinando risorse “significanti” nel bilancio regionale 2017) anche per “definire” un accordo per “i voli in Umbria” rispetto al grande investimento (1 miliardo di dollari nel 2017) di Ryanair in Italia. Crederci e agire subito (senza perdere l’ultimo aereo utile per il nostro futuro).

21/08/2016

Claudio Ricci

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