Cannara 21 settembre 2016 – È straordinario vedere come ogni anno la popolazione cannarese si ritrovi tutta, o quasi, ammassata in una piccola, se non la più grande, piazzetta del suo minuscolo paese, per ascoltare il tradizionale concerto di San Matteo, patrono della rinomata cittadina della sagra della cipolla. La banda musicale F. Morlacchi di Cannara, diretta dal maestro Francesco Verzieri, ci presenta un repertorio di sei brani con la partecipazione straordinaria dell’esibizione di alcune allieve della Scuola di danza Scarpette Rosa P.G.S. Don Bosco Cannara della maestra Deborah Filippucci.
A dividere in due la scaletta di repertorio, ecco l’attesissimo gioco della tombola, iniziativa che il presidente della banda Andrea Mercanti ripresenta ogni anno per cercare di dare vigore alle magre casse dell’associazione, ma non questa volta. C’è una malinconica melodia che rattristisce il cuore pulsante della banda cannarese che proviene dalle macerie della sede bandistica della città di Accumuli, una dei tanti luoghi colpiti dal terremoto del 24 Agosto 2016. – Non abbiamo più una sede per provare, si sono salvati solo pochi strumenti, non abbiamo più nemmeno le divise – ha detto il maestro della banda di Accumuli in una conversazione telefonica avuta con il maestro Verzieri. – Non possiamo starcene con le mani in mano – dice il presidente Mercanti – anche se con poco ci sentiamo in dovere di fare qualcosa per loro. Un paese si ricostruisce non solo con la calce e i mattoni, ma anche iniettando quella dose di identità culturale che un evento catastrofico può spazzare via. È con la musica nel cuore che dico che il ricavato del gioco della Tombola va all’associazione bandistica Città di Accumuli. – Questa iniziativa è stata accolta in modo molto positivo sia dal Parroco Don Francesco Fongo, che dal Sindaco Fabrizio Gareggia che hanno annunciato, ad inizio concerto, la loro donazione alla banda di Accumuli in caso di vincita.
Il fato, il destino, la musica nel cuore, non sappiamo cosa sia stato, magari semplicemente fortuna, ma ad un certo punto qualcuno dalla platea grida “Tombola” ed un uomo con gli occhialetti dalla montatura semplice, pizzetto e capello lustrati per il grande evento, si alza dalla sedia e si avvicina al tabellone per far controllare i numeri della sua cartella: era proprio lui, il Sindaco.
26/09/2016
Elisa Tomassetti
