Roma, 26 settembre 2016
Signor Leggio,
lei mi fa veramente pena. E’ stato informato male. Prima di scrivere non si è documentato abbastanza,
fidandosi di chi le raccontava penose bugie. Infatti il suo pezzo è pieno di errori, anche sulla mia persona, visto che io non ho mai avuto bisogno di mettermi in mostra con la rassegna di Assisi a cui ho dedicato fin dall’inizio molta attenzione per l’affetto che mi legava a un cittadino assisano, il grande Domenico Meccoli.
Lo conosce? Sa chi è? Non credo, d’altra parte la cultura non è qualcosa a cui il suo partito dedica molta attenzione, visti gli avvenimenti di questi giorni.
Altro suo errore clamoroso che denuncia ancora di più la sua poca conoscenza dell’arte cinematografica:
lei dice infatti “aver portato Alberto Sordi o Pontecorvo o altri artisti di fama non giustifica nulla Signor Mariotti. Assisi non è Roccacannuccia”. Allora, alla luce delle sue osservazioni, potremmo chiamare Roccacannuccia anche Venezia, Cannes o Berlino, dove i due predetti artisti erano di casa e venivano più volte chiamati a partecipare. Lo sa? Le “Roccacannucce” si sentivano onorate.
Un’altra volta se vuole scrivere qualcosa di leggibile, si informi prima, questo glielo dico per il suo bene.
E non aspetti l’imbeccata di chi ha il dente avvelenato, non si sa bene perché, o forse voleva proporre qualcosa di più “commestibile” per Assisi.
Intanto gli assisani si sono presi la briga di telefonarmi o scrivermi per attestare ancora una volta la loro voglia di continuare a vedere la “sfilata” di film, attori e autori che ogni anno riempiono gli alberghi e i ristoranti della vostra cittadina, portando anche un beneficio economico in un periodo che turisticamente
è sottotono.
Franco Mariotti
P.S.: Le suggerisco di chiedere scusa agli abitanti di Roccacannuccia da lei citata completamente a sproposito.
L’assessore Guarducci, durante l’incontro avvenuto in agosto, avrebbe fatto molto meglio se fosse stato più diretto: abbiamo capito dalle sue risposte che non aveva nessuna intenzione di portare avanti la rassegna, definendola inutile e poco importante anche dal punto di vista economico per il territorio di Assisi, scordandosi che portiamo a novembre, in un periodo turisticamente morto, gente che riempie alberghi e ristoranti. Inoltre dal punto di vista culturale basterebbe leggere il libro catalogo che accompagna da sempre la rassegna, ormai consultato e richiesto anche da altri operatori culturali, dalle università e dalle librerie. Quanto all’accusa di essermi servito della Rassegna assisana per aumentare la mia notorietà consiglio l’assessore di procurarsi il mio curriculum prima di lanciare un’accusa talmente misera a cui mi vergogno quasi di rispondere.
Auguro all’Assessore Guarducci buon lavoro con la nuova Giunta, e spero per Assisi, che riesca a creare per la sua cittadina degli incontri sulla settima arte più interessanti dei nostri.
Franco Mariotti