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Assisi Politica

Bartolini: "DASPO per chi viola le regole: l'abusivismo che impera nel nostro territorio si può debellare!"

I cittadini che frequentano supermercati, bar, pizzerie ed altri esercizi commerciali debbono sottostare sempre più alle pressanti richieste che vengono da accattoni, commercianti illegali e abusivi vari i quali propongono con insistenza l’acquisto di fazzoletti, calze, accendini e simili. Trattasi per lo più di extra-comunitari più o meno organizzati, alcuni dei quali vengono ogni giorno da fuori comune, i quali considerano loro prerogativa esclusiva i posti fissi ove sono soliti sostare. In modo sempre più insistente, pur con l’eccezione di alcuni che si presentano in modo cortese, infastidiscono i cittadini che, pur di evitare siffatte pressioni, preferiscono rinunciare a frequentare determinati esercizi. Quello che maggiormente crea disagio sono le non poche persone che si aggirano per i parcheggi liberi chiedendo soldi in maniera del tutto immotivata e incutendo negli automobilisti il timore che la loro vettura possa venire danneggiata. Pur di parcheggiare tranquillamente i cittadini, specialmente i più anziani, preferiscono sottostare a questa piccola ma non per questo meno grave forma di estorsione. Tutto ciò crea insicurezza e di certo non rende un buon servizio alla nostra città, che si presenta ai turisti con un pessimo biglietto da visita.
Fino a qualche tempo fa era difficile per il sindaco e le forze dell’ordine fronteggiare questi fenomeni, ma con una legge recente, già applicata da alcune amministrazioni, è stato istituito il cosiddetto Daspo urbano, per consentire ai comuni di intervenire efficacemente. L’amministrazione comunale può, in accordo con le altre forze di polizia, decretare l’allontanamento fino a 48 ore di chi lede il decoro del territorio. Meno efficace sembra lo strumento delle multe che poi non vengono pagate, ma nel caso di ripetuti abusi è previsto l’allontanamento per 12 mesi delle persone che li perpetrano. La legge prevede altresì che i sindaci abbiano poteri autonomi e stringano patti con le autorità di pubblica sicurezza per prevenire e contrastare lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l’illecita occupazione di aree pubbliche. Per i vandali è poi previsto l’obbligo di rimediare ai danni arrecati alla cosa pubblica: chi sporca pulisce! Allora i sindaci non hanno più scuse per non intervenire: le leggi ci sono, basta applicarle! Se la sindaca non le applica, significa che per lei questi non sono problemi veri. I cittadini la pensano diversamente e fanno sempre più sentire la propria indignazione.
 
18/08/2017
Giorgio Bartolini

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