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23 Aprile 2024
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Assisi Cultura

Anche Palazzo di Assisi ha il suo "Albero della Vita".

L’idea nata dopo aver visitato l’Expo Milano 2015, Gino Costantini di Palazzo di Assisi, tornato da questo viaggio di piacere si è soffermato a pensare come poter realizzare per il suo paese un “Albero della Vita”. Da subito Gino ne ha parlato con l’Associazione Culturale Palatium, che ha preso a cuore l’idea e lo ha incoraggiato. Gino Costantini idraulico di professione, inizia così a studiare come poter realizzare la sua opera ed inizia a recuperare materiali di scarto, al CVA di Palazzo c’era del ferro vecchio è una parte l’aveva lui, questi sono serviti per realizzare la struttura e i petali, poi il gambo in politilene, materiale usato dagli idraulico come Gino. Naturalmente Gino inizia a lavorare sull’opera, dopo cena, tutte le sere, fino a notte fonda, pezzo dopo pezzo, un cerchio di un’auto che diventerà il centro dei petali è così via. Piano piano, sera dopo sera, per costruire “l’albero della vita”, da far vivere a Palazzo di Assisi durante il periodo natalizio. Albero alto 5 metri e 50 centimetri, largo due metri e cinquanta centimetri, con una base di circa un metro e cinquanta centimetri. Per illuminare il tutto sono serviti ben duecento metri di tubi di luci a led. Gino durante le sue sere, impegnato a realizzare questo dono per noi Palazzani, era aiutato dal giovane Kevin e (come lo definisce lui) dalla sua spalla destra Mauro Renga. Oltre che ad aiutarlo, lo spronavano e condividevano con lui emozioni e momenti di vera amicizia. Per Gino erano grandi emozioni, ogni pezzo che vedeva realizzato lo rendeva felice e gli dava forza per continuare il suo cammino. Gino, mi riferisce le sue emozioni con le lacrime agli occhi, le sue due settimane di serate servite a realizzare i tre pezzi, che formeranno “l’albero della vita”, il suo rapporto con il giovane Kevin e i ragazzi incuriositi da questa opera, il suo affetto per Mauro Renga, la sua gioia quando è arrivato il tubo di politilene donato dalla ditta Volpi di Palazzo. I suoi grazie continui a tutti, senza dimenticare, il Parroco Don Mario e la parrocchia tutta, Osvaldo Sensi e Riccardo Bernacchia utilissimi in varie fasi della realizzazione e l’Associazione Culturale Palatium per il sostegno. Non ultime e qui, da donna devo dire, gli si sono ingranditi gli occhi, ha voluto ringraziare sua moglie Federica e le sue bambine Maria Stella e Viola, per la pazienza e per il tempo che ha tolto loro, per realizzare il suo piccolo sogno. Alla mia domanda, a chi volesse dedicare questa opera, Gino mi ha risposto “ai Palazzani, a chi saprà guardare questo albero con la luce della speranza e della gioia”. E qui, mi sono resa conto, che nel transitare tutti i giorni davanti a questa opera, ho provato delle emozioni, che mi hanno portato a capirne e conoscerne la storia. Cosa auguriamo insieme a Gino, felicità, tranquillità, salute, amore e pace, che questo albero, posto nella Piazza Figli di Cambio, con le sue luci e le sue forme possa far rinascere in noi la speranza e la fratellanza. Grazie Gino, a nome di tutti i Palazzani e di quanti vorranno venire a visitare il tuo, oggi nostro “Albero della Vita”.
14/12/2017
Claudia Maria Travicelli

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