Non può di certo passare inosservato ai cittadini bastioli l’avvio del progetto dell’area Franchi. Nonostante quesiti che abbiamo posto nei mesi scorsi e di cui ancora attendiamo risposte, non possiamo non farci portavoci di dubbi e perplessità che cittadini ci manifestano.
A maggior ragione ora che gli interventi nell’area hanno preso avvio e si sta palesando come i fatti sono ben diversi dalle belle parole che abbiamo udito per anni da parte dell’amministrazione Ansideri.
Vediamo palazzine in costruzione a pochi metri dal Chiascio e dal percorso verde, in un’area di pregio della nostra città che sarebbe potuta essere un parco fluviale. A breve le vedremo pure abitate e continueremo a non vedere il sottopasso di via Firenze, a dispetto di quanto ripetuto più e più volte dall’assessore Fratellini e dal resto dell’amministrazione. Di fatti, con le modifiche apportate in estate alla convenzione, il tanto conclamato rilascio dell’abitabilità è stato completamente svincolato dalla realizzazione del sottopasso ferroviario, come da noi da sempre immaginato.
Ne consegue che a breve, l’amministrazione che tanto si opponeva alla cementificazione lascerà in eredità a Bastia altri 110 appartamenti (arriveranno a 160 al completamento del piano) in regime di socialhousing, in un mercato edilizio da anni in seria difficoltà, senza una adeguata valutazione dell’impatto socio economico che questo può comportare, in un contesto giudiziario fumoso (parte dell’area che rientra nel progetto è soggetta a vendita giudiziaria), il tutto senza che siano onorati i costi concessionari (legge Bucalossi) con cui si sarebbe potuto provvedere alla realizzazione delle opere infrastrutturali, compreso il sottopasso.
Questi sono i fatti. Le parole dell’amministrazione restano al vento.
10/12/2017
Giacomo Giulietti
Segretario PD Bastia Umbra
