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Attualità

Allergia al veleno di imenotteri: un numero telefonico dedicato presso il Servizio di Allergologia della Riabilitazione Respiratoria di Perugia.

Perugia, 22 febbraio  2018 – Dal mese di gennaio 2018, al Centro Servizi Grocco di Perugia, presso il Servizio di Riabilitazione Respiratoria diretto dal dottor Marco Dottorini, è iniziata l’attività ambulatoriale di Allergologia per la diagnosi e il trattamento della patologia allergica generale e respiratoria. Nell’ambito di tale attività, svolta dalla dottoressa Anna Rita Gabrielli, dal mese di marzo sarà attivo anche un servizio  telefonico informativo dedicato all’allergia agli imenotteri (api, vespe, calabroni) che in  soggetti ipersensibili al loro veleno  può provocare reazioni anche molto gravi, come lo shock anafilattico. Nei giorni di  martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 13 alle ore 14,  chiamando al numero  0755412694,   l’esperto allergologo risponderà agli utenti interessati su quesiti relativi alla   prevenzione della puntura e  al  primo trattamento terapeutico delle reazioni allergiche più gravi. Si precisa che il servizio esclude ogni possibilità di intervenire direttamente sulla emergenza terapeutica, attività  svolta nei servizi di Pronto Soccorso di competenza territoriale, e verrà svolto unicamente per  finalità divulgativa cioè per rispondere ai quesiti e  fornire indicazioni sulle modalità con cui ottenere la conferma diagnostica della patologia  e la eventuale vaccinazione specifica, e solo in casi selezionati  lo specialista allergologo  potrà prescrivere l’adrenalina, unico farmaco salvavita autosomministrabile per lo shock anafilattico.

Si tratta di un servizio particolarmente utile con l’avvicinarsi della stagione calda, in cui molte delle  attività della  vita quotidiana torneranno  a svolgersi  nell’ambiente esterno, aumentando il rischio di essere punti da insetti e in particolare dagli imenotteri.  Si stima che fra l’1 e il 7% della popolazione generale abbia presentato almeno una volta nella vita una reazione allergica a puntura di imenottero.  Fortunatamente in meno del 3% circa dei soggetti punti si possono manifestare le reazioni allergiche più severeTuttavia, sebbene la frequenza delle forme più gravi sia abbastanza limitata, si tratta spesso di reazioni drammatiche, con serio rischio per la vita, che richiedono un trattamento di emergenza ed il cui ripresentarsi alle eventuali punture successive può essere prevenuto.  La mortalità per puntura di imenottero in Europa, verosimilmente sottostimata, è di circa 20 casi l’anno;    di  questi, purtroppo,  circa 10 l’anno avvengono in Italia,  paese in cui la mortalità per morso di vipera non è superiore ad un caso l’anno.

 

Alle nostre latitudini, gli imenotteri più temibili dal punto di vista allergologico sono quelli appartenenti alle specie degli apidi e dei vespidi.  Le api sono di solito scarsamente aggressive, a meno che non ci si trovi inavvertitamente ad attraversare uno dei loro “percorsi bottinatori”,  corridoi di volo intorno agli alveari.  Viceversa, tra i vespidi,  particolarmente aggressiva la vespula , o giallone, che può nidificare anche nel terreno (nidi ipogei) e la vespa, che interagisce di frequente con l’habitat umano, alla ricerca di cibi più spesso zuccherini e carnei.  I nidi delle vespe possono penzolare dagli alberi, o trovarsi sotto le grondaie o sotto i tetti, anche molto lontano dai luoghi dove questi insetti si spingono a pungere. Infine il calabrone, esemplare “exta-large”  della specie dei vespidi, punge a difesa del nido, talvolta nascosto  nel cavo degli alberi, o nelle vecchie soffitte. A volte, attratto dalle luci artificiali dei neon, il calabrone punge anche di notte, iniettando grandi quantità di veleno, con una puntura molto dolorosa.

22/02/2018

USL UMBRIA 1 – Staff Sviluppo Qualità e Comunicazione

Dr. Stefano Piccardi

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