Spett.le
Presidente del Consiglio Comunale
Sindaco di Assisi
Segretario del Comune di Assisi
Oggetto: “Ordine del giorno: Situazione dell’Aeroporto S. Francesco di Assisi e richiesta alla Regione dell’Umbria ed alla SASE di un intervento urgente per il suo rilancio.”
I sottoscritti Consiglieri Comunali, del Gruppo “UNITI PER ASSISI”, Antonio Lunghi ed Ivano Bocchini considerato che il Comune di Assisi possiede il 2% delle Azioni della Società SASE e che ha sempre mantenuto gli impegni di aumento del capitale finanziario della Società;
che il mantenimento di una infrastruttura viaria commerciale nella nostra Regione è condizione fondamentale per rilanciare il settore dell’accoglienza, motore dell’economia del nostro territorio;
Che nel 2012 è stata siglata una convenzione tra il Comune di Assisi e la Sase per la creazione di voli charter per i collegamenti tra Assisi ad altre importanti mete del turismo religioso. Quattro le principali direttrici: Madrid-Santiago de Compostela (il primo volo verrà attivato per il 14 ottobre prossimo), Mostar-Medjugorjee, Tel Aviv-Terra Santa, Katowice e l’Est Europa;
che il Comune di Assisi ha introdotto una imposta di soggiorno che tra i suoi obbiettivi ha quello di incrementare le opportunità offerte da questa infrastruttura e quindi ha la possibilità di generare risorse pluriennali per sostenere azioni commerciali mirate;
che in altri Comuni (Bastia Umbra e Valfabbrica) è stato presentato un O.del G. per sostenere il dibattito intorno a questo tema centrale della nostra Regione.
PREMESSO CHE:
l’Umbria versa da anni in una situazione infrastrutturale critica, tanto da essere consideratauna delle Regioni più isolate d’Italia;
la nostra regione è stata bocciata dall’ISTAT. Negli ultimi 20 anni risulta infatti essere laseconda regione peggiore dopo la Valle d’Aosta negli per il PIL per abitante che e’ inferiore del 12,5% rispetto alla media nazionale, mentre nel 1995 era sotto solo dell’1%;
lo scenario non migliora se si analizza il dato dei consumi pro-capite: nel periodo 2008-2013 sono diminuiti del 2,5%, posizionando l’Umbria nella classifica nazionale al penultimoposto davanti solo alla Calabria (che ha avuto un calo del 2,7%); nel periodo 2014-2017, inuna fase in cui il resto d’Italia aggancia la ripresa economica, il dato umbro resta ancoranegativo con una diminuzione dello 0,4%, il che con la nostra regione all’ultimo postoinsieme alle Marche;
Anche gli ultimi dati ISTAT sulla disoccupazione in Umbria hanno segno negativo. Ilnumero di disoccupati in senso stretto in media d’anno è aumentato in un solo anno, dal2016 al 2017, dell’11,4% (da 37mila 500 a 41mila 800, +4mila 300), quando a livellonazionale invece cala del 3,5% (- 105mila 500 disoccupati) e nel Centro del 3,7% (21mila).Il tasso di disoccupazione dell’Umbria sale dal 9,6% del 2016 al 10,5% del 2017. Negliultimi 5 anni quasi 10.000 giovani sono stati costretti ad andare fuori regione o fuoridall’Italia perché non trovano lavoro;
in un questo scenario, per giunta aggravato dagli ultimi eventi sismici, è vitale operare perla ripresa economica e turistica della nostra regione e considerare, a tale scopo, l’aeroportoSan Francesco di Assisi una infrastruttura prioritaria;
CONSIDERATO CHE:
la struttura societaria della S.A.S.E è composta da un numero ampio di soci istituzionali,quali: Sviluppumbria 35%, Camera di Commercio di Perugia 37%, Unicredit 9%, Comunedi Perugia 6%, Confindustria Umbria 6%, ANCE 2%, Comune di Assisi 2%, SMP 0,11%,Casse di Risparmio dell’Umbria 0,08%, Confcommercio 0,03%, Provincia di Perugia 0,5%,Comune di Bastia Umbra 0,2% e Umbria Export 0,01%. Inoltre, con una azione sonopresenti i comuni di: Città di Castello, Corciano, Marsciano, Gubbio e Torgiano;
nel piano dei trasporti della Regione Umbria 2014-2020 si definisce il ruolo dell’aeroporto diSan Francesco dentro il bacino del “Centro Italia” sia con vocazione turistica di businessche come alternativa al traffico low-cost rispetto alla struttura aeroportuale di Roma;
tra il 2010 e il 2012 è stato eseguito un intervento di rifacimento infrastrutturale e restylingda parte dell’Arch. Gae Aulenti dell’aeroporto San Francesco di Assisi (aerostazione,adeguamento pista, adeguamento servizi per la clientela, nonché una nuova sede per ildistaccamento dei vigili del fuoco), per un importo pari a 42,5 milioni di euro.
Tale ristrutturazione è stata finanziata per 27 milioni dalla Presidenza del Consiglio deiMinistri, per 12 milioni dalla Regione Umbria e 3,4 milioni dall’ENAC; è stata modificato ilnome dell’infrastruttura in “Aeroporto Internazionale dell’Umbria- Perugia San Francescod’Assisi” fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Assisi.
a dicembre 2017 Sase ha ottenuto da ENAC la Certificazione europea secondo il Reg. EU139/14, che garantisce elevati standard di qualità e di sicurezza”;
nonostante gli ingenti investimenti infrastrutturali e il conseguimento della CertificazioneEuropea dal 2016 la S.A.S.E non ha adeguate risorse per fare accordi con vettori idoneiallo sviluppo del traffico passeggeri nazionale ed internazionale, pur mantenendo oltre 200mila movimenti l’anno (per l’esattezza nel periodo 2012 – 2017 non si è mai scesi sotto i200mila pax/anno, livello mai raggiunto in nessuno degli anni precedenti al 2012; ipasseggeri transitati nel 2017 sono stati 250.133, pari ad una crescita del 13% rispetto altraffico del 2016 con 221.941 passeggeri);
nell’ultimo anno la situazione dell’aeroporto San Francesco di Assisi è stata notevolmenteaggravata da linee aeree annunciate, ma mai attivate o che hanno svolto il loro servizio inmaniera incompleta, quali: Blu Jet, Fly Volare, Fly Marche, Cobrex, Aliblu Malta; nel caso diFly Volare si e’ ancora in attesa della restituzione dei 250.000 euro anticipati da Sase e mairestituiti da Fly Volare nonostante non abbia fatto partire neanche un volo;
quest’ultima gestione dell’aeroporto ha portato non solo disservizi ai cittadini, notevolidanni economici, ma anche perdita di immagine e credibilità alla Regione intera, che haperso l’ennesima l’occasione importante di rilancio economico-turistico;
PRESO ATTO CHE:
nel 2017, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, gli arrivi internazionali,attestatesi intorno agli 1,32 miliardi di turisti, sono cresciuti del 6,8% rispetto all’annoprecedente. In Italia sono stati 58,7 milioni i viaggiatori stranieri, in aumento dell’11,8%rispetto al 2016;
la bilancia turistica dei pagamenti di Banca d’Italia ha riportato un saldo netto positivo di14.598 milioni di euro nel 2017 (+5,7% sul 2016). I viaggiatori stranieri in Italia hanno speso39.155 mln di euro (+7,7% rispetto al 2016) mentre la spesa turistica degli italiani all’esteroè stata di 24.557 mln di euro (+8,9% sul 2016);
secondo i dati ISTAT gli arrivi totali in Italia nel 2017, pari a 122,2 milioni, risultano cresciutidel 4,5% rispetto ai risultati del 2016. Si segnala, in questo caso, il maggiore incrementoriportato dai flussi stranieri che crescono del 5,2%, mentre il dato riportato dagli italianiaumenta ma a ritmi inferiori (+3,8%). Per quanto riguarda le presenze, i 427,1 milioni dipernottamenti totali del 2017, vedono una maggiore incidenza seppur lieve, dellacomponente italiana (50,3%) su quella straniera (49,7%);
secondo i dati della Regione Umbria, nel nostro territorio nell’anno 2017 le strutturericettive hanno dichiarato 2.125.693 arrivi 5.484.573 presenze con una variazione pari al-10.28% negli arrivi e -8.38% nelle presenze rispetto al 2016, mentre si registra unavariazione del -11.23% negli arrivi e -7.21% nelle presenze rispetto al 2015;
EVIDENZIATO CHE:
la Regione Puglia dal 2009 sta operando investimenti costanti sugli aeroporti di Bari eBrindisi. Solo il vettore Ryanair riceve 12 milioni di euro l’anno per garantire i collegamenticon le maggiori città italiane ed europee. Inoltre, la Regione nel 2008 ha fatto una notificadi aiuto europeo alla Commissione presentando un progetto per lo sviluppo di AeroportiPuglia;
Aeroporti Puglia dal 2009 al 2017 ha incrementato i suoi passeggeri del 107,9% pari a3.628.190, con un costante aumento dei visitatori. Ad esempio, l’aeroporto di Brindisi, cittàdi 88.000 abitanti, in questi anni ha aumentato i suoi passeggeri del 153,9% grazie allapresenza di 12 vettori che collegano la città a 35 destinazioni nazionali ed europee; ilrecente accordo con Swiss per il volo per Zurigo che da stagionale diventa annuale hal’obiettivo di destagionalizzare gli arrivi turistici;
il settore turistico pugliese ha una quota del 4,9% sul valore aggiunto nazionale e impiegaoltre 65.000 addetti (distribuiti fra alloggio e ristorazione) pari all’ 8,8% degli occupati inItalia;
i dati della Regione Puglia ci dimostrano chiaramente che se si ha visione a lungo terminee un piano di marketing territoriale e di connesso sviluppo aeroportuale è possibile otteneredei risultati straordinari in termini di flussi turistici e relativi indotti economici. L’ Umbria, perquanto presenti superfici territoriali e popolazione di ben diversa consistenza, non ha nullada invidiare in quanto a bellezze monumentali, artistiche e naturalistiche; inoltre haUniversità prestigiose e aziende di successo, realtà che sarebbero beneficiate da unpotenziamento dell’aeroporto;
se comunque analizziamo il caso dell’Abruzzo, regione di circa 1.300.000 abitanti, nei soliprimi due giorni di luglio 2018 ha avuto 5.103 passeggeri in transito nel suo aeroporto, cheequivalgono al 28% in più rispetto ai 3.975 dello stesso periodo dell’anno scorso;
la crescita dell’aeroporto d’Abruzzo è dovuta all’incremento dei voli sulle rotte europee cheregistrano tutte un significativo aumento di passeggeri, e un buon coefficiente diriempimento delle tratte.Inoltre, l’aeroporto di Pescara da aprile ha ampliato la sua offerta divoli nazionali ed internazionali a Catania, Cracovia e Malta. La società di gestione di questoaeroporto, Saga, ha dichiarato di avere l’obiettivo di arrivare a 1 milione di passeggeri inbreve tempo;
TUTTO CIO’ PREMESSO
il Consiglio Comunale impegna la Giunta e gli Uffici Tecnici a farsi portavoce con laRegione Umbria e la S.A.S.E, al fine di intraprendere urgenti azioni per il rilancio dello scaloumbro definendo:
– un piano di marketing territoriale pluriennale il cui obiettivo principale è l’aumento deiflussi turistici in Umbria;
– un elenco di compagnie potenziali partner che abbiano capacità commerciale e che sianoin grado di offrire ampie garanzie per il rispetto degli oneri derivanti dai contratti sottoscritti;
– risorse finanziarie da investire con tempi certi e modalità trasparenti, unitamente ad unpiano di investimenti credibile e sostenibile;
- un insieme di soggetti esterni competenti con cui collaborare per gli obiettivi ai puntiprecedenti;
- Una ripresa dei contenuti dell’accordo firmato nel 2012 con la SASE perimplementare gli arrivi da “Turismo Religioso” nell’infrastruttura;
-costanti e dettagliati aggiornamenti sullo stato dell’iter intrapreso per realizzare i puntiprecedenti, tramite atti istituzionali ufficiali e/o comunicati sugli organi di stampa e massmedia in genere.
CHIEDONO
Che nel prossimo Consiglio Comunale venga discusso l’Orine del Giorno di cui all’oggetto.
Antonio.Lunghi
Ivano.Bocchini