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19 Aprile 2024
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Assisi protagonista del summit sul clima a San Francisco. Grande successo per l’evento organizzato dalla Città Serafica con il Ministero dell’Ambiente.

I rappresentanti delle maggiori compagnie energetiche mondiali, del ministero dell’ambiente e l’assessore regionale all’ambiente della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo

Un grande successo di pubblico per il side event “Laudato Sì – from theory into practice, cities for a sustainable future”, organizzato dalla Città di Assisi con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nella giornata di giovedì 13 settembre presso il Consolato Generale d’Italia in San Francisco nell’ambito del Global Climate Action Summit, un evento internazionale dedicato alle azioni che gli enti locali e le città possono intraprendere per ridurre il riscaldamento globale con leader politici, economici e religiosi da tutto il mondo.

 

Il panel, moderato dal Console Generale Lorenzo Ortona, ha visto relatori di spicco che si sono confrontati sul ruolo della Laudato Si’ per intraprendere percorsi di sostenibilità non solo a livello personale ma anche a livello di politiche ed enti locali.

 

“Così è per Assisi – ha spiegato il sindaco Proietti – una Città, con le sue complessità e sfide quotidiane, ma anche la Città di San Francesco, patrono degli ecologisti, dove le parole Laudato Si, di lode al Creatore per tutte le sue creature, sono nate e risuonate. Come amministratori locali sappiamo che proteggere le nostre città e la casa comune, significa proteggere e far vivere meglio i nostri cittadini. Assisi sta mettendo in atto un programma ambizioso: con l’adesione al Patto dei Sindaci ci siamo impegnati a ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030; abbiamo ormai superato il 70% di raccolta differenziata dei rifiuti, abbiamo introdotto il trasporto pubblico elettrico. Nel 2017 siamo stati la prima città italiana ad aderire al programma di disinvestimento dalle fonti fossili: ogni nuovo investimento del comune di Assisi (come i sistemi energetici negli edifici pubblici e nelle scuole in corso di riqualificazione o di nuova costruzione) va nella direzione dell’utilizzo di fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Un programma impegnativo, in corso di realizzazione insieme al Sacro Convento e alla Diocesi.

Il tavolo dei relatori del side event. da sinistra Tomas Insua, Padre Augusto Zampini, Stefania Proietti, David Miller e il professor Ramanathan

I progetti per il futuro sono ambiziosi, ma tutti già scritti negli obiettivi di mandato della nostra Amministrazione: realizzare un osservatorio comunale ambientale per il monitoraggio dell’aria, dell’acqua, del suolo e del dissesto idrogeologico; portare a zero il consumo di suolo nel centenario francescano del 2026; trasformare Assisi in una città senza plastica; far partire da Assisi progetti di cooperazione allo sviluppo e buone pratiche ripetibili non solo in Italia ma nel mondo. Perché lottare contro i cambiamenti climatici significa promuovere la giustizia sociale e la pace” – ha concluso il sindaco – “questa è una nostra responsabilità, come Amministratori e come cittadini, perché noi siamo Assisi”.

 

Oltre al sindaco di Assisi, sono intervenuti Francesco La Camera, direttore generale per lo sviluppo sostenibile al Ministero dell’Ambiente, Padre Augusto Zampini, del Dicastero per lo sviluppo umano integrale della Santa Sede, il prof. Veerabhadran Ramanathan, scienziato che

ha scoperto il buco nell’ozono, oggi direttore all’Università di San Diego di uno dei più importanti centri di ricerca sui cambiamenti climatici, Tomas Insua, del Movimento Cattolico Globale per il Clima, Angie Fyfe, di ICLEI, la rete internazionale degli enti locali per la sostenibilità, e David Miller, già Sindaco di Toronto e responsabile per il nord America di C40, la coalizione dei Sindaci e delle città più importanti del mondo nella lotta al cambiamento climatico.

 

Il Comitato per il Gemellaggio Assisi – San Francisco, presente con Angela Alioto (figlia del Sindaco che intraprese il gemellaggio con Assisi, nonché colei che ha rinnovato lo stesso gemellaggio come Presidente del Consiglio del comune di San Francisco nel 1992) e Richard Armanino, oltre ad altri membri ed amici della comunità italo-americana a San Francisco, ha espresso enorme compiacimento per la riuscita dell’incontro, trattandosi della prima iniziativa che Assisi organizza in un summit a livello internazionale proprio nella città statunitense.

 

“Una iniziativa necessaria per il rilancio di Assisi a San Francisco” ha affermato Angela Alioto “gemellaggio importantissimo su tanti fronti, per i valori francescani, per il turismo e per la collaborazione tra aziende, che aveva però bisogno di essere rafforzato, e questo è stato fatto con la firma della Dichiarazione di Intenti tra i Sindaci, con l’inizio dell’organizzazione delle celebrazioni del 50° anniversario, e anche con questo importante evento: Assisi con la sua irresistibile bellezza ha davvero conquistato tutti!”

 

 

LE DICHIARAZIONI DEI RELATORI DEL SIDE-EVENT 

“Il ruolo delle città è cruciale nella lotta al cambiamento climatico” ha affermato il direttore La Camera, ricordando l’impegno del Ministero dell’Ambiente sul fronte delle politiche internazionali, oltre alle molteplici azioni promosse a livello di enti locali.

Padre Zampini, portando i saluti della Santa Sede, ha espresso apprezzamento per l’idea di vedere nella Laudato Si’ un vademecum nelle scelte di politica ambientale a livello locale “del resto abbiamo sentito, anche qui a San Francisco, come tante religioni e rappresentanti della società civile e della politica prendano come riferimento la Laudato Si, e siamo consapevoli di quanto la spinta etica e morale sia cruciale in questa difficile, ma non impossibile, sfida per la cura della nostra casa comune che è una sfida per l’intera famiglia umana.”

Tomas Insua ha ricordato i progetti del Movimento Cattolico Globale per il Clima in corso con Assisi e Angie Fyfe, di ICLEI (piattaforma di cui Assisi fa parte dal 2017)  ha ringraziato la Città di Assisi per il coraggio delle iniziative, anche di livello internazionale, e per l’inusuale spinta verso la sostenibilità che Assisi ha dato in questi 2 anni .

Il prof. Ramanathan, membro della Pontificia Accademia delle Scienze e tra i massimi scienziati esperti sul clima, ha sottolineato l’importanza che la politica sia consapevole della sfida della lotta al riscaldamento globale, cruciale per il destino delle prossime generazioni. “Assisi può davvero diventare un esempio da seguire, visto che c’è una amministrazione che annovera, tra i politici, personalità che hanno studiato dal punto di vista scientifico e attivamente promosso la lotta al cambiamento climatico”.

David Miller, già sindaco di Toronto e membro del direttivo di C40, ha annunciato che Assisi, in questo momento, può avere i presupposti per entrare a far parte della alleanza globale per il clima che annovera città come Parigi, Londra, Pechino, New York, Milano, Roma, San Francisco, Los Angeles, etc. ovvero le 90 città più grandi del mondo che esprimono una leadership politica nella lotta al riscaldamento globale. “Sarebbe un risultato storico per la nostra Città ma anche per l’Italia” ha affermato il Sindaco Stefania Proietti “Oggi il nostro Paese in C40 è presente con Milano, Roma e Venezia: Assisi diventerebbe la quarta città italiana di questa rete globale (“che i governi devono ascoltare” ha affermato il Sindaco Garcetti di Los Angeles in un intervento durante il summit a proposito di C40) non per le sue dimensioni, ma per la sua forza simbolica e per la consapevolezza ed autorevolezza che oggi riesce ad esprimere sui temi dell’ambiente, della lotta al cambiamento climatico”.

 

17/09/2018

Città di Assisi
Ufficio del Sindaco

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