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Monsignor Sorrentino pronto alla sua seconda visita pastorale: “DOBBIAMO ESSERE MISSIONARI PER UNA CHIESA IN USCITA COME DICE IL PAPA”.

ASSISI – “La visita pastorale è innanzitutto un evento di grazia: il Signore ci visita con la sua consolazione e viene insieme a spronarci ad un rinnovato  impegno”. Lo ha detto il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino nell’omelia per la celebrazione per la consegna della lettera pastorale  dal titolo “Riparti Francesco, ripara la mia casa!” che si è svolta domenica 16 settembre nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. “Non sono soltanto io come pastore ad essere implicato – ha continuato – . È un momento bello, solenne, ricco di speranza, quello che stiamo vivendo sotto lo sguardo della nostra Mamma celeste, qui alla Porziuncola, dove ancora sentiamo la presenza di Francesco nella sua vita e nella sua  morte sulla nuda terra, da dove partì la grande avventura missionaria che da Assisi avrebbe portato alla Chiesa e  al mondo un respiro di rinnovamento tutto all’insegna del Vangelo e della fraternità”. Il vescovo ha poi sottolineato l’importanza della partecipazione a questo momento. “Ciascuno di voi è chiamato ad una risposta. Anzi mi sembra bello che questa visita abbia un movimento orizzontale di reciproca attenzione tra le persone e le comunità, una sorta di grande visita fraterna reciproca, nella quale emerga fortemente l’amore che deve contraddistinguere la chiesa”. Nella lettera pastorale monsignor Sorrentino mette in evidenza i grandi scenari del  mondo e della vita.  Gesù il salvatore universale.  Il Vangelo è luce per tutto e per tutti. Come Chiesa non possiamo tenerci questa luce per noi. Dobbiamo essere missionari.

Il Papa ci ha chiesto di essere chiesa in uscita. Non è facile dopo duemila anni di storia in cui ci siamo strutturati con una sovrabbondanza di impalcature organizzative che talvolta pesano sul nostro entusiasmo come una cappa di piombo, e ci rendono più gestori più  apostoli. Urge un colpo d’ala – ha sottolineato – . Non possiamo deprimerci. C’è un mondo che aspetta Gesù dal nostro entusiasmo di vita e di fede, dalla nostra gioia. Abbiamo ascoltato sabato, nell’assemblea inaugurale, parole belle che ci hanno ricordato come il cristianesimo sia cammino di libertà, di bellezza, di gioia. Non faremo mai abbastanza per prenderne coscienza e viverlo fino in fondo”. Il vescovo ha poi ricordato che “la fede senza le opere è morta. La fede vive di amore, di quell’amore concreto che schiude la nostra vita al servizio e ci rende capaci di aprire il nostro cuore, le nostre case, le nostre comunità, per costruire un mondo di solidarietà e di pace. Sia questa seconda visita un grande balzo in avanti della nostra Chiesa – ha concluso – per un rinnovamento profondo e una missione efficace. Possiamo diventare tutti costruttori di un futuro bello e pieno di speranza”.

Prima della consegna della lettera il vescovo, insieme ai vicari episcopali, a quelli foranei e ai rappresentanti dei consigli pastorali, ha pregato all’interno della Porziuncola per affidare “a Maria, al suo cuore di madre, ai suoi occhi teneri, il nostro cammino”. Dopo la consegna monsignor Sorrentino ha annunciato che padre Rosario Gugliotta, attuale guardiano del Santuario della Chiesa Nuova, sarà il segretario della visita pastorale.

17/09/2018

Antonella Porzi 
Ufficio stampa
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

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