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24 Aprile 2024
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Assisi Politica

Bartolini, Fioroni, Fortini: “Promesse non mantenute eppure rinnovate. Basta prendere in giro in cittadini”.

Tre cose certe sono contenute nel bilancio di previsione 2019 del Comune di Assisi elaborato dall’amministrazione di sinistra targata PD e a guida Proietti: 1) la volontà di fare debiti; 2) una programmazione di opere pubbliche non realizzabili; 3) la mancanza di volontà di diminuire la tassazione a carico dei cittadini.

Anche questo bilancio 2019 evidenzia infatti l’incapacità amministrativa di sindaca e giunta, che continueranno a percorrere in lungo e in largo il territorio per una eterna campagna elettorale, partecipando a manifestazioni e cerimonie di facciata del tutto improduttive come lo sono state quelle del 2017 e 2018. Tutto questo per chi ama l’apparenza ma a danno della cittadinanza di Assisi, che in quasi tre anni non ha visto nessuna opera realizzata e ha assistito inerme allo sperpero di denaro pubblico per iniziative che avrebbero dovuto sostenere aiutare il turismo e la cultura, ma invece hanno solo fatto la soddisfazione di alcuni professionisti per lo più fuori comune.

In definitiva in questo bilancio non ci sono idee concrete; non c’è soprattutto una visione di quello che Assisi deve e può fare per uscire da questa eterna crisi economica che tanto disagio crea alle famiglie del nostro territorio.

 

I cittadini con l’introduzione dell’imposta di soggiorno aspettavano una diminuzione delle tasse. Sarebbe stata una cosa sacrosanta, in quanto le rendite catastali sui fabbricati del territorio di Assisi sono le più alte dell’Umbria e tra le più alte d’Italia. Risultato: nulla di fatto. L’IMU è rimasta tale e quale.

Sono state previsti cospicui stanziamenti a bilancio anche per il 2019, così come lo furono nel 2018, per spettacoli e manifestazioni a sostegno del turismo. Sappiamo già, purtroppo, che anche il prossimo anno queste manifestazioni non porteranno concreti vantaggi. Nel 2018 sono stati spesi circa 2,5 milioni di euro (cinque miliardi di vecchie lire!!!!!!) per il turismo senza risultati apprezzabili. L’aumento delle presenze turistiche registrato quest’anno rispecchia infatti l’uscita dall’emergenza-terremoto che nel 2017 aveva ovviamente penalizzato il nostro territorio. Al contrario tutti i soldi spesi senza una programmazione seria e senza campagne pianificate di promozione turistica si sono rivelati un intollerabile spreco.

 

Il bilancio 2019 trascura del tutto gli artigiani e commercianti. Infatti non contiene nessuna risorsa a favore di queste categorie e imprese: le uniche in grado di creare posti di lavoro. Sembra viceversa che si voglia colpirle, tanto è vero che gli immobili su cui esercitano la loro attività sono tassati in Assisi con l’aliquota massima di IMU, ben più alta di quella a carico di alberghi e pensioni. Perché? È un’ingiustizia che anche nel 2019 non troverà risposta e artigiani e commercianti dovranno continuare a ingoiare il rospo.

Non c’è una in questo bilancio una benché minima strategia per il lavoro. Si capisce che non è facile intervenire in questo ambito, ma, visto che non si hanno idee in materia, almeno potrebbero diminuire la pressione fiscale su commercio e artigianato.

 

Il bilancio 2019, come quello del 2018, ripropone di nuovo il libro dei sogni delle opere pubbliche: ancora una volta troviamo un elenco interminabile di interventi, fatti apposta per ingannare di nuovo la cittadinanza, la quale fino a ora non ha visto nessuna opera pubblica degna di questo nome realizzata da questa amministrazione dopo quasi tre anni.

Che fine hanno fatto le opere previste nel bilancio del 2018?

Facciamo una verifica: strada di collegamento Porziano-Valfabbrica (non pervenuta); strada di collegamento Tordandrea e Castelnuovo (non pervenuta); messa in sicurezza del Pincio e piscina di Assisi (non pervenute). Nel bilancio 2018 erano state previste opere per 22 milioni di euro. Chi le ha viste? Guarda il caso anche per il 2019 il bilancio di previsione presenta lo stesso inganno, ma rivisto al ribasso: opere previste per 18 milioni. Siamo pronti a scommettere che purtroppo anche stavolta i sogni sono destinati a rimanere desideri.

È la solita strategia che si ripete: tutti ricorderanno l’ultima campagna elettorale, quando è stato fatto credere ai più ingenui che era possibile bitumare le tante strade rurali del territorio con i fondi dell’UE. Ebbene queste opere furono programmate pomposamente nel libro dei sogni dei bilanci 2017, poi ancora nel 2018, ma non sono state mai realizzate e i fondi europei non li ha visti nessuno. Ora, visto che il trucchetto ha funzionato, l’amministrazione ci riprova col bilancio 2019.

Vediamo un esempio concreto: la piscina di Assisi. La ristrutturazione fu prevista già nel 2017 con una spesa di 2 milioni di euro. Nulla di fatto. Eccola riapparire nel bilancio del 2018 con una spesa di 1.400.000 di euro: sempre non pervenuta. Adesso parte della ristrutturazione è stata inserita nella previsione 2019 con la spesa di 1.000.000 di euro.

Anche quest’anno si tratta di una promessa a vuoto, fatta ben sapendo che non ci saranno le risorse e che non se ne farà niente. La certezza è anche che quest’anno la piscina rimarrà chiusa, anche se saremmo lieti di essere smentiti.

E che dire della spesa per ristrutturare la ex sede universitaria di Santa  Maria degli Angeli per un importo di 2.700.000€ prevista già nel 2018, e non realizzata, e ora inserita nel bilancio 2019? Chi metterà questi soldi e poi che attività verrà svolta in quella sede? Il palazzetto dello sport e la riqualificazione di Piazza S. Pietro già programmate  preventivamente l’anno scorso, ora sono scivolate nel 2020.

Ma davvero la Proietti e il PD che la sostiene pensano di continuare a prendere in giro i cittadini? Com’è possibile credere a queste promesse da marinaio?

 

Purtroppo, questo sì, il bilancio prevede l’accensione di mutui per ben 10 milioni di euro che tutti noi dovremo pagare nei prossimi anni, interessi compresi. Un indebitamento del genere sarebbe giustificato solo per investimenti di beni produttivi di servizi per i cittadini. Viceversa servirà a finanziare per lo più le spese di manutenzione ordinarie, che – come dice la parola stessa – dovrebbero essere coperte dalle entrate ordinarie del Comune. Ma dove vanno allora le entrate ordinarie del Comune, cioè le tasse che già paghiamo? Ecco la risposta: le entrate ordinarie saranno destinate anche il prossimo anno alle manifestazioni e cerimonie che nulla portano al turismo, perché spessissimo sono male organizzate. Inoltre anche il prossimo anno le entrate ordinarie dovranno coprire per centinaia di migliaia di euro i contributi a soggetti che sindaca e assessori dispensano per ragioni non sempre di utilità.

In conclusione: anche il bilancio di previsione del 2019 riflette i limiti giganteschi e l’inadeguatezza di questa amministrazione che, incapace di programmare le opere pubbliche utili e di gestire le risorse con oculatezza, spera di risollevarsi con interventi clientelari del tutto improduttivi che oggi penalizzano i cittadini e per il futuro li coprono di debiti.

 

Giorgio Bartolini

Emidio Fioroni

Moreno Fortini

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