“E’ proprio questa una delle deleghe affidate, nello scorso aprile, al dottor Massimo Paggi con l’obiettivo preciso di iniziare un percorso irreversibile di trasformazione in positivo della nostra città, per renderla accessibile a tutti, un percorso complesso per la nostra Città, che ha un importante centro storico e una significativa vastità territoriale, ma irrinunciabile per una terra che, oggi più che mai, vuole ispirarsi ai valori fondanti del Santo che è stato vicino ai piccoli, ai fragili, agli emarginati”.
Infatti nel bilancio 2019 (che il consiglio comunale approverà entro Natale) ci sono 156mila euro per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati che si vanno ad aggiungere agli oltre 240mila stanziati nel 2018, grazie al finanziamento giunto dalla Regione Umbria in ottemperanza alla legge statale n.13 del 1989.
Questi finanziamenti si sommano a quelli stanziati dal Comune di Assisi che, a partire dal 2017, unico in Umbria, aveva deciso di mettere propri fondi destinando una somma di 50mila euro per contribuire alla soluzione del problema delle barriere architettoniche per famiglie che attendevano questi contributi statali dal lontano 2006.
Ancor più strategico è l’investimento in riforme strutturali: nel bilancio 2019 vengono stanziati 130mila euro per il PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche nelle opere pubbliche esistenti e nella città, oltre allo stanziamento di un primo stralcio di opere da eseguire per rendere accessibile il Centro Storico.
“Vogliamo partire dal centro storico – ha spiegato Stefania Proietti – perché iniziare a renderlo accessibile a tutti è l’operazione più difficile, e quindi più sfidante in termini progettuali e realizzativi, ma anche quella che darà le maggiori soddisfazioni: avere una Assisi accessibile per i nostri cittadini e per tutti quei cittadini temporanei che sono i milioni di turisti, pellegrini, visitatori che si recano nella nostra città, può diventare un gesto apripista e di esempio anche per altre città storiche.”
L’impegno nella progettazione di tutte le nuove opere pubbliche è all’insegna dell’Universal Design, con soluzioni innovative legate ai trasporti ma anche alla mobilità alternativa.