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26 Aprile 2024
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Travicelli: “Si lavori per la città, i soldi pubblici servono per le cose utili ai cittadini, meno viaggi e selfie, più opere, servizi e conoscenza del territorio.”

Appena martedì scorso 2 Aprile, ho con dispiacere appreso dell’incendio sviluppatosi nella scuola dell’infanzia “Fratello Sole” a Rivotorto di Assisi.  Da subito ho espresso vicinanza ed affetto ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e al personale Ata di oggi e di ieri. Dapprima mi sono tranquillizzata sul fatto che l’incendio si è sviluppato fuori orario scolastico. Subito dopo però mi sono chiesta: se invece l’incendio si fosse sviluppato in un orario durante il quale nel plesso vi fossero stati i bambini, gli insegnanti ed altro personale, come sarebbe potuta andata a finire? Basita e preoccupata ho potuto vedere sulla stampa locale online prima e cartacea poi, la foto della scala componibile in legno dei VV.FF. con la quale immagino abbiano avuto accesso al locale. Mi sono chiesta come avrebbero potuto evacuare d’urgenza da quel locale, se vi fossero stati coinvolti nell’incendio i bambini, gli insegnanti ed altro personale? L’idea mi rabbrividisce ancora, in quell’immobile scolastico non è presente una scala di emergenza antincendio. Da ex Assessore alle politiche scolastiche ed educative, che si é occupata dei plessi scolastici anche nei momenti successivi al sisma del 24/08/2016 e quello del 30/10/2016, con sopralluoghi effettuati con alcuni tecnici e dirigenti comunali, alcuni presenti ancor oggi nel comune ed altri non, i quali, dopo oltre due anni, meritano ancora tutto il mio plauso e i miei ringraziamenti. La problematica della mancanza della scala di emergenza per quel plesso venne evidenziata da molto tempo, anche all’attuale amministrazione, già in quei delicati momenti, anche su richiesta esplicita dei genitori, del Dirigente scolastico e degli insegnanti. Perché una scala antincendio o meglio di emergenza, come tutti sanno serve per tutti quei casi, terremoti o incendi compresi, che richiederebbero una evacuazione rapida, ordinata e sicura di un edificio. Dopo circa due anni dalla mia uscita (voluta…), mi rendo conto che tutto quanto allora auspicato per adeguare gli edifici scolastici alle norme di sicurezza e dotare altri di strumenti utili o per meglio dire indispensabili, non è stato fatto, non solo per la scuola d’infanzia di Rivotorto, ma in svariati plessi scolastici del territorio manca qualcosa, ricordiamo per esempio la pensilina posteriore che sarebbe servita a riparare dalla pioggia gli alunni del plesso scolastico Don Lorenzo Milani di Palazzo (Assisi), opera che era già stata messa a bilancio ed il progetto era pronto, dopo la mia uscita (sempre voluta …), non ve n’è più traccia, anzi …  Quando si è messo le mani su qualche cosa, anche e soprattutto realizzato con denaro non uscito dalle casse comunali o di competenza altrui, ma che vede la collaborazione del Comune, vedi per esempio la palestra della scuola Fiumi (di competenza sì provinciale), ma dove il comune era già pronto a fare un bel taglio di nastro e un comunicato stampa dal titolone “Io, Io, Io, ho fatto tutto io …” e invece la palestra è ancora incompleta, come avevo già scritto tempo fa, un portatore H non può accedervi e necessita inoltre di migliorie, riparazioni o aggiustamenti, sia all’interno della stessa, sia nelle aule scolastiche di nuova costruzione. Di fatto come recitava un vecchio Carosello “Cimabue fa una cosa e ne sbaglia due…”. Sui lavori della scuola Vittorio Emanuele Fiumi fermiamoci qui, stendiamo un velo pietoso, altrimenti andremmo troppo fuori strada. Dopo l’accadimento dell’incendio, c’è chi come al solito, da vari luoghi ha espresso i soliti “bla bla” che conosciamo fin troppo bene, poi l’Amministrazione ha pensato bene di chiudere il plesso scolastico, con un’ordinanza per due soli giorni, aggiungendone poi uno, probabilmente non si sono resi conto che in due giorni nemmeno “Superman” sarebbe stato in grado di compiere tutti gli accertamenti e i lavori. Qualcuno dovrebbe sapere e non serve un ingegnere, che oltre a rimuovere la fuliggine sia nel locale interessato dall’incendio sia dalle altri parti dell’edificio, essendo la struttura portante in cemento armato vanno fatti una serie di accertamenti post incendio per verificare l’effettivo stato delle strutture in quanto tutti sanno, ma i professionisti lo dovrebbero sapere meglio di tutti, che le strutture in cemento armato con l’esposizione ad alte temperature per un dato tempo subiscono dei danni strutturali importanti, avvolte irreparabili, che si possono ripercuotere addirittura anche sulle parti non incendiateCon l’auspicio che questa amministrazione valuti seriamente l’opportunità di realizzare al più presto una scala di emergenza antincendio nel plesso “Fratello Sole” di Rivotorto e sempre con il denaro pubblico realizzi opere utili ai bambini, ai portatori H, ma anche alla cittadinanza tutta, é doveroso per me esprimere un particolare ringraziamento al Dottor Rino Ciavaglia, oggi in pensione e agli uffici, che nel 2017 insieme alla sottoscritta si sono adoperati per redigere il regolamento del consiglio comunale dei ragazzi, approvato il 21 Giugno 2017 dal consiglio comunale. Oggi apprendiamo dalla stampa online che il nostro lavoro ha dato i suoi frutti e che, oggi martedì 09 Aprile, dopo circa due anni, nella sala del consiglio comunale di Assisi, si insedierà il primo consiglio comunale dei ragazzi, a loro, ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e al personale Ata, riprendendo le parole di Mao Tse Tung “Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo”, va con affetto e stima il mio sentito augurio per un buon lavoro e un lungo cammino.

Claudia Maria Travicelli

(Ex Assessore del Comune di Assisi)

Assisi (PG) 09 Aprile 2019

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