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19 Aprile 2024
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Assisi Cultura Politica

@ sinistra su Universo Assisi 2019.

Dopo le dimissioni degli assessori Travicelli, Guarducci e Rota, del consigliere Matarangolo, cominciano le critiche all’Amministrazione Comunale di Assisi dall’interno della coalizione di maggioranza: prima con Romoli, poi con Bastianini ed ora addirittura con l’assessore Pettirossi. 
Sicuramente non sono destinate a finire viste le fibrillazioni e le diverse prospettive in vista delle elezioni regionali o lo scontro sulla piattaforma software gestionale del comune. 
L’ultimo attacco dell’assessore Simone Pettirossi sulla manifestazione Universo 2019, al di là dei toni, è particolarmente significativo perché è di un membro della giunta (quindi che ha solo da perdere la poltrona e non da guadagnarla) che aveva già disertato (si fa per dire) la seduta di giunta di approvazione dell’evento perché non era d’accordo raccogliendo le diverse critiche fatte alla rassegna, nei due anni precedenti, da vari soggetti, tra cui quelle di @ sinistra. 
L’aspetto prevalente su cui si incentrano le critiche provenienti da varie forze politiche è quello economico e cioè il rapporto costi/benefici, ma per noi non è il prevalente.
E’ sotto gli occhi di tutti che di fronte ai 400.000 euro spesi (destinati per altro ad aumentare come già successo negli anni scorsi e di cui non abbiamo ancora un rendiconto pubblico), con i quali si possono fare molte altre cose utilissime per i cittadini, non c’è stato un ritorno di presenze turistiche, invisibili, di benefici economici per la città, e quindi l’obiettivo fondamentale che si voleva raggiungere, investendo parte dei proventi dell’imposta di soggiorno, di coprire un periodo vuoto attraendo un pubblico attento, istruito ed innamorato di Assisi è fallito. 
Pubblicizzato in ritardo e male, anche se con alti costi, non ha raggiunto neppure l’intera o maggior parte del pubblico della zona che pure è quello che ha garantito le presenze consistenti in alcune, poche, occasioni come con Mogol, Subsonica, Micrologus. 
La sua notizia ha sì bucato alcuni media ma non in grado di influenzare flussi turistici od amatoriali per l’occasione. Perché? 
Noi riteniamo che la manifestazione non ha un’idea chiara di ciò che vuole essere, un tema preciso da sviluppare, non dà una motivazione per spostarsi di molti Km che non sia per chi (sostanzialmente umbri) al massimo può facilmente raggiungere in giornata Assisi e ripartire. 
Ci dite qual’è il filo logico che lega i tre concerti principali quello su Battisti, con i Subsonica e Micrologus?.
Ci dite perchè si fanno tantissime iniziative sapendo già che ancora non c’è una quantità di pubblico tale da garantire la decenza e nella stessa giornata se ne fanno due su Pasolini quasi in contemporanea?
Il programma era un cocktail con troppe cose difficili da miscelare e per questo non è venuto bene.
Ed una domanda se è lecita: Universo non doveva essere il contraltare laico e dell’Amministrazione comunale alle diverse e significative manifestazioni dei frati del Sacro Convento?
Senza voler creare contrapposizioni e senza togliere nulla ai frati che, per molto di quello che fanno per questa città, vanno elogiati, se il target per cui era nato Universo Assisi era diverso perché prevedere alla Basilica Superiore di San Francesco l’apertura (Mogol e Battisti) e la chiusura (Micrologus), con l’aspetto simbolico che ciò racchiude?
Se alcune iniziative sono state un successo, ma erano quelle con i personaggi più noti, spesso di puro divertimento e commerciali, molte, purtroppo, hanno avuto scarso seguito ed una riflessione va fatta.
Anche alcune scelte fatte come quella della delibera dirigenziale, n.494 del 14/5/2019 nella cui previsione di spesa di 86.200,00 euro non si precisano i nomi dei relatori e relativi costi, appare assai discutibile.
Detto questo noi per le nostre caratteristiche socio/culturali siamo a favore di investimenti culturali di cui, per altro, Assisi ha bisogno, ma dipende quanto e come ed occorrerebbe che anche qui si sia capaci di investire un euro per averne tre di ritorno, come normalmente accade.
Prendiamo atto che alcune modifiche si sono fatte rispetto alle nostre, e non solo, critiche (più giornate, utilizzo di risorse culturali locali, decentramento sul territorio anche se è insufficiente perché solo una parte dei cittadini può vivere a pieno l’intera manifestazione, il non uso/abuso del “sacro” Mortaro) ma ancora non ci siamo, anzi forse occorre altro, e non esprimere le nostre opinioni e contrarietà sarebbe solo codardia.
Su tutto questo si apra una vera discussione in città e non solo pareri di tifosi delle varie scuderie politiche.
17/08/2019
 
LUIGINO Ciotti – presidente Associazione @ sinistra

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